Secondo il presidente della compagnia Francesco Caltagirone jr negli ultimi mesi il declino del consumo di cemento in Italia si sta arrestando, anche se ci vorrà tempo per tornare ai livelli pre-crisi - Problemi legati al terrorismo in Egitto.
Il calo di consumo di cemento in Italia "si sta arrestando". A dirlo è il presidente di Cementir Francesco Caltagirone jr, parlando nel corso dell'assemblea straordinaria del gruppo sulla delega per un aumento di capitale da 300 milioni: "Non so se una rondine faccia primavera, ma da dicembre, gennaio e anche febbraio, il declino sembra si stia arrestando".
In ogni caso, ha proseguito Caltagirone jr, nonostante i cenni di ripresa, per tornare ai volumi pre crisi il mercato italiano del cemento impiegherà almeno altri due anni.
Sulla produzione di Cementir Holding, poi, pesano i problemi legati al terrorismo medio-orientale. Nell'impianto in Sinai, ha spiegato il pesidente della societò, "area con problemi di terrorismo, siamo vicini alla striscia di Gaza, c'e' ancora uno stop and go della produzione, ma speriamo la situazione possa stabilizzarsi". "L'impianto - ha aggiunto Caltagirone Jr - da tre anni va alla metà della produzione; dalle 16 nell'area scatta il coprifuoco".
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