Al 30 settembre il fatturato consolidato è diminuito del 3,7%, da 2.075,8 a 1.999,5 milioni ed il margine operativo lordo è stato di 326,4 milioni (-99,9 milioni ovvero -23,4%); al netto delle voci non ricorrenti la riduzione a tutto settembre del margine operativo lordo sarebbe stata di 68,2 milioni (-17,3%).
"La redditività caratteristica ricorrente - precisa una nota - è passata così dal 19,0% al 16,3%. Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto positivo di 57,0 milioni sul fatturato e 15,3 milioni sul margine operativo lordo, grazie al rafforzamento del dollaro e delle monete dei Paesi emergenti. Gli effetti delle variazioni nel perimetro di consolidamento hanno contribuito in modo lievemente positivo sulle due grandezze, per 19,9 e 1,1 milioni rispettivamente. A perimetro e cambi costanti, la contrazione del fatturato sarebbe stata del 7,4%, mentre il margine operativo lordo sarebbe diminuito del 27,3%. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 171,6 milioni (165,5 milioni nei primi nove mesi del 2009) il risultato operativo è stato pari a 154,8 milioni (260,9 milioni nel 2009).
Gli oneri finanziari netti sono diminuiti da 77,7 a 72,1 milioni, principalmente grazie all’apporto favorevole delle differenze cambio e della valutazione strumenti derivati; stabile il contributo delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (-0,7%). Il risultato prima delle imposte si è dunque attestato a 87,7 milioni contro i 193,3 milioni del settembre 2009 (-54,6%). Le imposte sul reddito hanno beneficiato di un rilascio pari a 22,4 milioni dai fondi per potenziali controversie fiscali all’estero. Il conto economico ha chiuso con un utile del periodo in calo del 43,7% a 80,2 milioni di euro (erano 142,6 milioni nel 2009), di cui 59,6 milioni attribuibili agli azionisti della società (117,3 milioni nel 2009).
Il flusso di cassa del periodo ha raggiunto i 251,8 milioni (308,1 milioni il corrispondente valore nel 2009). L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2010 ammonta a 1.280,3 milioni, +71,0 milioni rispetto al dicembre 2009. Nei nove mesi il gruppo ha effettuato investimenti in immobilizzazioni tecniche per complessivi 207,8 milioni, di cui 119,2 milioni per progetti di espansione o speciali. A questo proposito segnaliamo che la nuova linea di produzione a Suchoi Log (Russia) è stata avviata durante il terzo trimestre; la cementeria “greenfield” di Apazapan (Messico) inizierà a produrre ancora nel 2010; in Ucraina, gli impianti che permettono di sostituire il gas naturale col carbone sono entrati in funzione da alcuni mesi.
Il patrimonio netto a fine settembre 2010, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.876,3 milioni, contro i 2.712,4 milioni del 31 dicembre 2009; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,45 (era 0,45 anche a fine 2009).
Evoluzione prevedibile della gestione
In Italia, permanendo una situazione dei prezzi molto penalizzante, non si prevedono miglioramenti della redditività nell'ultimo trimestre dell'anno. L'Europa Centrale chiuderà il 2010 con fatturato in crescita, favorito anche dalla variazione dell'area di consolidamento nel settore calcestruzzo preconfezionato, ed una redditività ricorrente in miglioramento rispetto all'esercizio precedente.
In Europa Orientale, le quantità vendute ci aspettiamo confermino il buon andamento degli ultimi mesi (con l'eccezione della Repubblica Ceca) ed esistono pertanto le premesse per una maggiore stabilità dei prezzi. La redditività caratteristica dell'esercizio dovrebbe rimanere inferiore di qualche punto percentuale rispetto al 2009.
Negli Stati Uniti d’America, la domanda di cemento si sta stabilizzando intorno a 70 milioni di tonnellate/anno. Ciò significa un grado di utilizzo della capacità produttiva ancora molto basso e quindi poche possibilità di miglioramento dei prezzi. Nel settore calcestruzzo preconfezionato, con l'attuale relazione prezzi-costi, il risultato operativo continua ad essere negativo. Stimiamo che il margine operativo lordo ricorrente si confermi in diminuzione.
In Messico le aspettative per l'intero esercizio sono di volumi e prezzi stabili, quindi ci attendiamo risultati in linea con quelli del 2009.
Nel complesso quindi, considerando l'andamento del trimestre appena concluso, il graduale indebolimento del dollaro, le tensioni sui prezzi di vendita ancora presenti in alcuni mercati, è ragionevole ritenere che i risultati consuntivi dell'intero esercizio 2010 saranno inferiori all'indicazione espressa nella relazione semestrale".
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