MILANO - Italcementi vara una mini-riorganizzazione societaria, con l'accorciamento della catena di controllo sulla controllata francese, ma non convince i mercati soprattutto a causa dei risultati relativi ai primi nove mesi, resi noti venerdì a mercati chiusi. Oggi in Borsa il titolo ha chiuso in calo del 3,52%, tra scambi molto intensi.
Partiamo dalla riorganizzazione aziendale. Non è ancora il passaggio principale, quello varato nel 2009 e che prevedeva la fusione tra la stessa Italcementi e la controllata Ciments Français, poi sfumata per l'opposizione di alcuni detentori americani di titoli della società francese. Stavolta si tratta della fusione per incorporazione di Société Internationale Italcementi France (Siif), società che detiene la partecipazione di Italcementi in Ciments Francais. Al termine dell'operazione, che sarà sottoposta all'approvazione di un'assemblea straordinaria che si terrà il prossimo dicembre, Italcementi controllerà direttamente Ciments Francais, "in un'ottica - sottolinea la nota della controllata francese che ha approvato l'operazione di incorporazione - di leggibilità ed economicità".
Meno positivo l'andamento dei conti: Italcementi infatti ha chiuso i primi 9 mesi con ricavi consolidati pari a 3.665,9 milioni, in calo del 4,7% sull'analogo periodo 2009, un margine operativo lordo corrente di 660 milioni (-16,2%), un utile operativo di 303,4 milioni (-25%) e un utile netto di 133,4 milioni (-39,7%). Quanto alle
previsioni, il gruppo precisa che i progressi attesi nell'ultimo trimestre nei paesi emergenti "potrebbero non essere sufficienti a compensare l'erosione dei risultati nei paesi industrializzati". Per intanto nel terzo trimestre, spiega una nota diffusa da Italcementi, sono andate per lo più deluse le attese di un consolidamento dei segnali di ripresa del settore costruzioni che si erano manifestati nel secondo trimestre.
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