Il 2011 si è chiuso in maniera piuttosto positiva per Italcementi: il gruppo bergamasco attivo nei materiali da costruzione ha infatti reso pubblici i dati che sono stati rilevati alla data del 31 dicembre dello scorso anno. Ebbene, il consiglio di amministrazione della stessa spa ha messo in luce una buona ripresa nonostante la domanda non eccelsa di materiali. In particolare, bisogna sottolineare come le vendite consolidate di clinker e cemento siano calate di quasi due punti percentuali, a causa della stasi subita dal mercato dell’Egitto, paese ancora alle prese con una crisi politica interna molto grave. Inoltre, occorre rimarcare i consumi stagnanti da parte dei principalipaesi industrializzati.
Al contrario, le attività del comparto relativo agli inerti sono aumentate del 3,7%, mentre il calcestruzzo ha beneficiato di una crescita più moderata (+0,8% per la precisione). Un buon rialzo è stato anche quello del fatturato consolidato (+1,3%), con una quota complessiva di 4,7 miliardi di euro; per quel che concerne i ricavi, al contrario,la flessione è stata pari a 1,5 punti percentuali, a causa, in particolare dei volumi di vendita che non hanno eguagliato i dati precedenti, anche se in paesi come India, Thailandia e Marocco si è potuto contare su prezzi decisamente migliori. Un dato che invita senza dubbio a riflettere è quello relativo alle vendite di cemento realizzate nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno: nel dettaglio, queste ultime hanno subito un declino importante di ben 2,7 punti percentuali (il confronto deve essere effettuato con lo stesso periodo del 2010), un evento che non è stato impedito nemmeno dalle interessanti attività francesi e nordamericane.
La stessa Thailandia, inoltre, ha dovuto far fronte a un evento eccezionale come le inondazioni dell’ultimo periodo del 2011. In conclusione, si può anche fare riferimento alla posizione finanziaria netta della fine dell’anno: si tratta di un saldo negativo di 2,1 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai livelli di settembre.
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